Quando tali sintomi perdurano per più di un mese, si può porre diagnosi di Disturbo da Stress Post-Traumatico.
Ciò che è importante per il trattamento è il modo in cui vengono concettualizzate le conseguenze psichiche del trauma e, più in generale, delle esperienze stressanti. Si ritiene che esse rimangano inscritte nella memoria in modo disfunzionale e continuino a esercitare la loro influenza sulla psiche e sul comportamento per molto tempo finché non vengano elaborate in forma più adattiva.
EMDR è basato sul Modello dell’Elaborazione Adattiva dell’Informazione (AIP), secondo il quale tutti gli esseri umani hanno un sistema fisiologico di elaborazione delle informazioni, necessario per affrontare la molteplicità di elementi delle esperienze e immagazzinare i relativi ricordi in forma accessibile e funzionale.
Si ritiene che le esperienze traumatiche o altamente stressanti possano essere memorizzate in modo disfunzionale, a causa dell’impatto emotivo negativo delle esperienze stesse.
Il cambiamento terapeutico che si riscontra dopo un trattamento con EMDR è il risultato dell’elaborazione delle esperienze negative, nel senso di una trasformazione del ricordo in forma più adattiva e funzionale.
Su questa base, EMDR è stato sperimentato con molti tipi di disturbi; e oggi la sua applicazione interessa non solo il DSPT, ma anche molte altre situazioni di sofferenza psichica: dove si ritiene che EMDR possa contribuire ad alleviare i sintomi, attraverso l’elaborazione dei ricordi disturbanti di esperienze di vita che possono aver contribuito allo sviluppo dei sintomi stessi.
Le applicazioni cliniche dell’EMDR sono state studiate con disturbi come:
Per ulteriori informazioni: www.emdr.it